“Guardò, ma non c’era nessuno. Tutto era immobile e quieto, sotto la luce di luna. Egli allora però si accorse di lasciare dietro a sé un’ombra lunghissima e nera, assolutamente spropositata. Il fatto che la luna stesse tramontando e i suoi raggi fossero molto obliqui non bastava a spiegare quell’eccezionale lunghezza.
Il colonnello fece qualche altro passo, poi si voltò nuovamente: “Che cosa vuoi da me, ombra maledetta?” domandò con voce rabbiosa.
“Niente” rispose l’ombra.”
(Dino Buzzati)
L’ombra lunga passa sotto le porte.
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bello questo tuo romanzo
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Ha 3 personaggi, l’uomo, la sua ombra e la donna senza ombra.
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l’avevo capito, è una trama rapente
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Rasente anche
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ah sì?
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uh! l’ombra rasenta un casino
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in che modo?
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si spalma
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oscurità spalmata sul palmo della mano
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oh, molte cose… inizio a inquietarmi
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ma allora acquietati
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quacina
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La quacina, ‘n sicilianu, è lu nomu ginèricu cu cui si ìnnicanu vari cumpusti sòlidi di lu carciu usati ‘n edilizzia comu matiriali cimintanti.
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da noi è stare accoccolate calme, tranquille, rilassate
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Bellissima!
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d’istanti munifici e voraci
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Complimenti per lo scatto e per essere riuscita a cogliere quel fascio di luce molto bene 🙂
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è stata una bella collaborazione
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🙂
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