
brama grumi
agrumi raggrumi
ruga giare raggiri
e pigri acri rigiri
ruggine,
brama grumi
agrumi raggrumi
ruga giare raggiri
e pigri acri rigiri
ruggine,
“Guardò, ma non c’era nessuno. Tutto era immobile e quieto, sotto la luce di luna. Egli allora però si accorse di lasciare dietro a sé un’ombra lunghissima e nera, assolutamente spropositata. Il fatto che la luna stesse tramontando e i suoi raggi fossero molto obliqui non bastava a spiegare quell’eccezionale lunghezza.
Il colonnello fece qualche altro passo, poi si voltò nuovamente: “Che cosa vuoi da me, ombra maledetta?” domandò con voce rabbiosa.
“Niente” rispose l’ombra.”
(Dino Buzzati)
il fermento dei vermi corrode le carni del gigante che è arcobaleno e macello.
noi siamo qui al buio dei nostri pensieri, attoniti come gerani, assopiti su un nucleo ardente di giada.
la flebile voce delle arterie pulsa nella mente del netturbino.
appeso a un sogno, strozzato alla rovescia, misuro le costellazioni.
il luccichìo di un’onda fa appena in tempo a trafiggermi
mentre con gli occhi nelle mani farfuglio la mia ultima verità.
Ma tu non c’eri.
Voragine immensa.
Coperchio senza ombra.
Cippo minerario fluente, ricco di sbandamenti.
Il filo del rasoio, devi seguire il filo del rasoio.
Ma la mente non riesce a fermarsi e scivola, scivola via nel profondo pozzo della vita.
Ma non c’eri
ed anche se la luce ti secca,
fiorirai.
Non sapevo di, aver potuto toccarlo, quel sogno, quel pensiero-ombra, andai, vidi, vissi, nella mia,
che giorno era? — che era era? orario
indefinito,
colori spenti, ed ancora per
noi coloravamo i muri,
forchette tra,
prominenti
.Tra tram,
Sono indiano Apache, nel labirinto del mostro sacro
“To change everything, simply change your attitude”
Eric Hoffer
il mondo è magia
Sono il tenebroso rigagnolo del nulla e m’insinuo nelle crepe bacate di muraglie spettrali.
Sono il mantello del Caos in espansione su strade e autostrade.
Nella quiete.
The medium transports me into a whirlwind of unending waterfalls
La luce ci gratifica e brucia anche le lastre più oscure che costellano il nostro presente
Questa luce, questa ombra e questa ruota di bicicletta non esistono.
Tutto quello che vedi non esiste.
Dai coaguli dell’Eternità stillano (come se nulla fosse)
germogli di periture primule nere.
Iniziano ad accadere fatti insoliti.
Eutimia: Res extensa immateriale batte su ipofisi neutrale, assisa allo zenit.
Torino è notoriamente la città dell’occulto.
Dopo lunghe immersioni nei suoi fiumi esoterici sto per svelarne il suo più fitto enigma.
Ecco in esclusiva una testimonianza della mia mistica ascesa.
Le foglie sepolte illuminano il cammino.