
“L’attrice profittò di un momento d’oscurità per portare alle labbra la mano di Lucien, e la baciò bagnandola di lacrime.”
(Honoré de Balzac – Illusioni perdute)
Collect here: https://opensea.io/bananartista
“L’attrice profittò di un momento d’oscurità per portare alle labbra la mano di Lucien, e la baciò bagnandola di lacrime.”
(Honoré de Balzac – Illusioni perdute)
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Imóvel amanhece raia veias claras.
Uma palavra.
Folhas secas.
“Guardò, ma non c’era nessuno. Tutto era immobile e quieto, sotto la luce di luna. Egli allora però si accorse di lasciare dietro a sé un’ombra lunghissima e nera, assolutamente spropositata. Il fatto che la luna stesse tramontando e i suoi raggi fossero molto obliqui non bastava a spiegare quell’eccezionale lunghezza.
Il colonnello fece qualche altro passo, poi si voltò nuovamente: “Che cosa vuoi da me, ombra maledetta?” domandò con voce rabbiosa.
“Niente” rispose l’ombra.”
(Dino Buzzati)
C’era una volta tanto tempo fa un uomo.
Era alto ed ombroso, livido ed imberbe.
Un giorno scoprì di avere nello stomaco un diamante.
Queste pesanti parole hanno ispirato Johann Wolfgang von Goethe
Eccone un’altra.
L’ennesima autenticamente contemporanea, esplicitamente intersoggettiva e dischiusa come un uovo di Pasqua.
Eppure siamo a Capodanno. Festeggio un anno al secondo.
Poi mi estraneo.
Sviscerandomi di ogni connotazione, di ogni industria, di ogni Barbagia
raggiungo la sintesi e la pensabilità del modello si dissolve improbabilmente.
—
Liberamente ispirato da:
Testimoniando il destino
L’artista ti guarda,
vuole farti un ritratto,
non ti ritrarre,
lascialo avanzare coi suoi occhi magnetici
fino alla cima del tuo essere
dove scorgerà la stella che non sapevi di avere.
Questo sbigottito nerd con gli occhiali vuole essere un accorato omaggio a quelli che da sempre sono i miei punti di riferimento culturale ed antropologico:
– i BTS (Bangtan Boys) nota boy band sudcoreana
– il regista austriaco Michael Haneke
– Thomas Doherti attore e cantante scozzese idolo delle teen e quindi anche mio
– Sostiene Pereira lo psicologissimo romanzo di Antonio Tabucchi
– ed infine “Sister Ray” la canzone dei Velvet Underground di cui nel disegno ho citato alcune parole “time-time” e “ding-dong”
“Erano sulla strada per Limoges, lei guidava lentamente e l’aria della sera entrava dal finestrino. Lui le teneva la mano, non pensava a niente e in modo confuso sapeva che quella totale assenza di pensieri si chiamava felicità.”
Françoise Sagan
Ettore.
Canicola antartica.
Antiche menti. Sospiri.
Raggiri.
E poi ancora raggiri.
Raggirissimi.
Girini girano girandole scomposte dell’unzione, dell’uncino, dell’undici indicibile.
Ho come una sensazione.
Sensazionalismo.
Civetteria della stampa corrotta.
Cerchioni sotto i mari.
Ora ho tempo di decidere.
Pondero.
Cum grano salis.
Mi pettinerei,
sorriderei,
andrei a Napoli,
mi metterei a dieta,
bacerei,
me lo condirei,
comprerei nuovi integratori, una quercia, nuovi coltelli, bacchette cinesi, il web e persino la tua pancia piatta
pur di avere
un collo da cigno.
Dopo perenni peregrinazioni mi ritrovai avvolto in un manto stellare
incrinato dalle cancrene.
Sotto alle unghie un pullulare di segmenti senza fine.
Scoccarono le campane. Tremò la terra.
Nessuno si accorse di nulla.
Nessuno percepì la fiamma.
L’incendio divampò ovunque.
Rapidamente.
Il treno deragliò. Tremebondo.
In fondo al fosso, esangue e con le viscere strabuzzate:
—
Siamo legna da ardere.
Siamo catene.
—
Mi aggrappai al ramo. Vacillante.
Scorze di limone, profumo di primavera mentre il mondo muore.
E alle mie spalle la luce.
Cari lettori, oggi pubblico una poesia vergata insieme all’amico Chãrdeul.
Forse vi sembrerà un testo un po’ negativo ma è solo perché vivevamo un momento intriso di pene da cui eravamo turbati.
In realtà siamo da sempre innamorati di questa meravigliosa città ricolma di bellezze, storia e calorosa ospitalità.
Brutta Bergamo
mi fai rabbia così
deposta che mi fa
sudar rabbia
E nel sudore mentale
sconfino sui suoi petali arrugginiti
Lavabo perso e perduto e mi sforzo
come per annuire
ma la morsa
del ragno urbano
m’esce da te
Il mio omaggio a Gesualdo Bufalino.
heimat sehnsucht
Il ritratto astratto di oggi ritrae come da titolo il noto psichiatra svizzero.
La sua antropoanalisi sta accendendo in me molte lampadine.
In te cosa accende?
Siamo solo passeggeri nel viaggio della vita.
“Le labbra sensuali erano leggermente dischiuse e davano al volto l’espressione di chi contempla qualcosa di bello o di straordinario che stia sparendo o sia appena apparso, in lontananza.”
Virginia Woolf
Ecco il mio nuovo video sul sesso con la speciale collaborazione di Al Pacino, la dentiera di Maurizio Corona e tua bisnonna.
E tanti tantissimi cagnolini.
Fino al giorno in cui conobbi Madame Huppert non avevo mai sentito parlare di Ikebana.