In questa composizione cinematografica ho voluto esprimere tutta la beatitudine dell’essere.
Inoltre sono fiero di annunciare che, seguendo l’esempio di Tom Cruise, non ho usato stuntman ed anche le scene più spericolate sono recitate esclusivamente da me.
Con la mia nota dedizione maniacale al lavoro, forgio me stesso a suon di personaggi eroici e indomiti.
Ti bea?
Tag: poeta
Simulacra and (organic) Simulation

Vi annuncio che il vincitore di oggi è Un Artista Minimalista che ha saputo descrivere dettagliatamente la mia immagine di oggi con questo lungimirante commento:
Jardin sans fin

mi sono perso nella sensazione senza fine di un abbraccio
con la natura:
tutto mi tremava dentro.
ogni foglia,
ogni grammo di terra,
ogni rutilante abbaglio della materia vivente
si è conficcato nel mio ebbro cuore.
Selfie allo specchio con poesia

Ogni
lampo
si bea
di visioni
felici.
Vivo una
vita vera,
piena e
rotonda
come un
frutto.
Zibaldone

Mi diedi tutto alla gioia barbara e fremebonda della disperazione. (107, 15 aprile 1820; 1898, vol. I, p. 218)
(Giacomo Leopardi)
Schleier der Maya

“Sicuri, come il fiore vive di luce, così vivono della
bella immagine, paghi, sognando e felici, e di null’altro
ricchi, i poeti”
(Friedrich Hölderlin)
Grata grava

Grama grata
gratta via
il tuo magro greto
e l’agra gora ara.
Quiete aporetica
Ci sono mari che generano antinomie.
Ci sono onde che conducono al paradosso.
Ma nella completa calma di un raggio laser.
Io, Icaro postmoderno
C’è bisogno di aggiungere altro?
Un’altra indecifrabile chincaglieria

Continuo indefesso ad imbibirmi di acque.
Assorbo anche ninnoli e balocchi.
M’impregno senza sosta
sull’asse orizzontale delle scisse.
Le mie lacrime si condensano nella baia della morte

Ho sceso i milleduecentocinquantatre gradini della perdizione ma non mi sono perso.
I fili d’erba potrebbero strozzarmi e potrei annegare in una pozzanghera alta tre millimetri.
Ma non mi sporgo dal pudore di essere nudo di fronte all’eternità.
Ho tessuto fili spinati sui raggi biechi di una stella perforata da un maniaco sessuale.
Avrei potuto imbrattarmi e invece ho imbottito di piume la pece.
Ho contato le particelle contenute in un grammo di sabbia volavano come catrame nel cielo aperto.
Quale parola scegli?

Con malizia
pigia-pigia
insipido ciuco
romantico e balordo
una botte
zampino
o pelate?
Valuta attentamente ed esprimi la tua preferenza.
Logogrifo Gaia

Era pomeriggio. Nel frastuono del traffico. Goffo traffico lunare.
Era un sogno disseccato nel palmo della mano.
—
La roccia (la rocca) si rapprese.
L’umidità saliva.
Aspramente.
Gateway

Quella linea non mi condusse da nessuna parte.
Cercai invano uno spiffero, un diversivo.
Vagai senza meta su un terreno arato dalla solitudine
riversando tutte le mie parole nei canali di scolo.
C’era un sole plumbeo, gravava sulle mie ossa.
Chiesi la via, il numero civico, la costellazione.
M’indicarono un portale anonimo,
caduto nella discesa.
Sfera delle mie brame

La nera pece s’innerva nella clavicola nuda
e riarsa.
Labbra lacerate
sputano insetti.
Spuntano sessi
slombati.
Tracimano
tetri
crani e
crateri.
Trono ultraterreno

viscere e comunicati celesti
nel grande nero nulla.
Giovanni Boccaccio

Se ti sei sempre chiesto come fosse la bocca di Boccaccio, questa è la risposta.
Scattai personalmente questa istantanea dell’umanista mentre era immerso nella scrittura del suo noto romanzo psicologico “Elegia di Madonna Fiammetta”.
Evidenti sono gli influssi stilnovistici.
Colonne d’Ercole
GLI IMPERITURI DIADEMI DEL DESERTO
Nel dolce
rintocco
della pioggia
trovo gli imperituri
diademi del
deserto.
Con una sola
occhiata colgo
tutta la storia
dove passato
e futuro
si fondono
in un unico
battito.
Sono alla mia
radice adesso,
nel liquido
tamburo
delle gocce.
Sussurro poetico esistenzialista
nutrie morte
spappolate sulla
strada provinciale.
un sole spento rosso
infuocato ci
sorride.
i suoi deboli raggi
non possono disturbarci.
non ricordo l’ora
che fugge
nella foschia vibrano tenui sospesi
raggi d’eternità.

La mia didascalia è:
chiamata macchine, lungo adesivo istintivo polvere brontolone; rotaia veritiero improvvisato
vivace
Aperto