
Ecco il mio auto-tronco-ritratto.
Ecco come sono.
Non mi stuferò mai di farmi selfie.
Adoro fotografarmi e mostrare al popolo le mie grazie.

Ecco il mio auto-tronco-ritratto.
Ecco come sono.
Non mi stuferò mai di farmi selfie.
Adoro fotografarmi e mostrare al popolo le mie grazie.

Ma i polpacci del cicisbeo tremano di paura.
Il damerino trema tutto, perturbato da un’esplosiva ed improvvisa serenità.
Rimane immobile per lunghi istanti e tende i muscoli per brevi eternità.
I suoi capelli biscottati svolazzano nel vento impetuoso di una gora.

saggia questo mio raggio, laggiù è già maggio,
fra i mogi faggi pigia i bigi righi e ridi ora che
lo stige esige un ligio fregio sui fradici grigi mici bruci.

Voragine immensa.
Coperchio senza ombra.
Cippo minerario fluente, ricco di sbandamenti.
Il filo del rasoio, devi seguire il filo del rasoio.
Ma la mente non riesce a fermarsi e scivola, scivola via nel profondo pozzo della vita.

Dopo la rovinosa caduta.

Le mie suole infinite accolgono e abbracciano l’universo.

Un evento rarissimo, che non si ripeterà mai più.

Concatenazioni —> concezioni —> confini —> ronzini —> bizze

Nella mia astronave raggiungo il punto più alto dell’universo.
Poi scavo ancora e ledo la soffice superficie di questo sogno che è una bolla gigantesca pronta a scoppiare.

Ettore.
Canicola antartica.
Antiche menti. Sospiri.
Raggiri.
E poi ancora raggiri.
Raggirissimi.
Girini girano girandole scomposte dell’unzione, dell’uncino, dell’undici indicibile.
Ho come una sensazione.
Sensazionalismo.
Civetteria della stampa corrotta.
Cerchioni sotto i mari.
Ora ho tempo di decidere.
Pondero.
Cum grano salis.

Una montagnetta si staglia come una piramide di vuoto.
Divoro la mia vetta invertita.
Come godo.
Non so più di saperlo.
Assaporo l’istante.
Che chiasso.
Il rumore si frange in me come una cometa d’autunno.
Foglie rotte.
Magmi di una vita che fugge.
Ma non mi scotto.
—
Clicca qui per sopportarmi.

Con la curiosità e la fantasia il mondo diventa fiaba,

Il crepuscolo si nutre della macchia che si espande sconfinando ogni volta di più. Ha oltrepassato ogni limite, oggi ha strabordato di nuovo estroflettendosi nelle nostre menti attonite.
Il vaso rovescia ancora le sue fiamme infernali su noi terre arate dai venti impetuosi della steppa.

ed anche se la luce ti secca,
fiorirai.

“Trova la pace ed ogni cosa andrà a posto”
Massima Zen

Sharing economy

Ci sono laghi che generano numi.
Si perdono fra sonde ch’emettono singolari (singolarità).
(sponde)
Nella quintessenziale quiete di un masso laser.
—
(con espliciti riferimenti a questo video)
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Mostrami la tua ben rotonda verità

Questo gatto non è stato modificato.
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il problema della sostanza primordiale