
Le verdi valli svizzere sono ricolme di reperti archeologici. Eccone un lampante exemplum.

Le verdi valli svizzere sono ricolme di reperti archeologici. Eccone un lampante exemplum.

finalmente sono riuscito ad aprire la cassaforte.
secondo te cos’ho trovato al suo interno?

ma se d’ora innanzi pubblicassi solo fiori?

Un cielo stellato incorniciava l’oscuro maniero.
La tavola imbandita accolse in silenzio i commensali persi nelle loro cantilene assurde.
Le damigelle bisbigliavano cupi organigrammi.
La vedova alzò la caraffa.

la pepita è ricolma di vermi verdi

sono uno studente dell’aldiqua e m’immergo nel torrente di fuoco.
in unità psico-fisica partecipo all’essere e sul terreno della realtà, olimpico, sovrumano e senza crucci pongo l’infinito nel finito.
dov’è la tua antitesi?

(diario del giorno):
oggi la mia gomma da masticare mentre facevo una bolla ha preso coscienza di sè e mi ha guardato negli occhi.

vivo in uno stato di ebbrezza intellettuale continua.

nelle valli e nei verdissimi prati fiorisce il platonico amor. (esso è un fresco ruscello che irriga i pendii della vita).

con la classica candida nuvoletta a forma di proboscide di formichiere.

finalmente anch’io mi do al #foodporn.
ovvero le sfiziose delizie della pasticceria chivassese.
servite su un piatto d’argento.

“L’io penso, dunque, è la condizione che rende possibile non solo l’esperienza del mondo esterno, e quindi l’oggetto, ma anche la pensabilità del soggetto come attività di sintesi e di unificazione del molteplice.”

pappami,
ascetico porco!

Se ti sei sempre chiesto come fosse la bocca di Boccaccio, questa è la risposta.
Scattai personalmente questa istantanea dell’umanista mentre era immerso nella scrittura del suo noto romanzo psicologico “Elegia di Madonna Fiammetta”.
Evidenti sono gli influssi stilnovistici.