
Ecco il mio auto-tronco-ritratto.
Ecco come sono.
Non mi stuferò mai di farmi selfie.
Adoro fotografarmi e mostrare al popolo le mie grazie.

Ecco il mio auto-tronco-ritratto.
Ecco come sono.
Non mi stuferò mai di farmi selfie.
Adoro fotografarmi e mostrare al popolo le mie grazie.

Dopo perenni peregrinazioni mi ritrovai avvolto in un manto stellare
incrinato dalle cancrene.
Sotto alle unghie un pullulare di segmenti senza fine.
Scoccarono le campane. Tremò la terra.
Nessuno si accorse di nulla.
Nessuno percepì la fiamma.
L’incendio divampò ovunque.
Rapidamente.
Il treno deragliò. Tremebondo.
In fondo al fosso, esangue e con le viscere strabuzzate:
—
Siamo legna da ardere.
Siamo catene.
—
Mi aggrappai al ramo. Vacillante.
Scorze di limone, profumo di primavera mentre il mondo muore.
E alle mie spalle la luce.

Sarà un lieto fine?