“L’indomani della riunione, la febbre fece un altro piccolo balzo in avanti. E contagiò anche i giornali, seppur in forma innocua, giacché si limitarono a qualche allusione. Due giorni dopo, tuttavia, Rieux poteva leggere alcuni manifestini bianchi che la prefettura aveva fatto prontamente affiggere negli angoli meno in vista della città. Era difficile trarre da quei co-”
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Geheimnisvolle Landschaft
“La Natura esterna imita l’Arte. Le sole impressioni che essa ci mostra sono quelle che già abbiamo visto attraverso la poesia o la pittura. Questo è il segreto del fascino della Natura, così come la ragione della sua debolezza.”
(Oscar Wilde – La decadenza del mentire)
Non è un problema di lingua

“Jules, contro il parere di Jim, prese contatto con delle professioniste, senza trovarvi soddisfazione.
Ripiegarono sulle traduzioni e sulle discussioni.”
Henri-Pierre Roché
Rapporti scomparsi
Il maschio fantasma al contatto della realtà mi seduce.
“Io mi amo”.
Ho fatto due sogni nella stessa notte.
C’è troppo io in me.
—
Liberamente tratto da:
Sesso, soldi e sentimenti. Perché l’amore e la felicità non si comprano
Rete categoriale #02
Eccone un’altra.
L’ennesima autenticamente contemporanea, esplicitamente intersoggettiva e dischiusa come un uovo di Pasqua.
Eppure siamo a Capodanno. Festeggio un anno al secondo.
Poi mi estraneo.
Sviscerandomi di ogni connotazione, di ogni industria, di ogni Barbagia
raggiungo la sintesi e la pensabilità del modello si dissolve improbabilmente.
—
Liberamente ispirato da:
Testimoniando il destino
Un buio nella risata
«C’era una volta un uomo che si chiamava Albinus, il quale viveva in Germania, a Berlino. Era ricco, rispettabile, felice; un giorno lasciò la moglie per un’amante giovane; l’amò; non ne fu riamato; e la sua vita finì nel peggiore dei modi».
Nel comporre quest’opera vorticosa ed emblematica mi sono ispirato ad un quasi omonimo libro di Vladimir Nabokov nel quale echeggia:
Una risata nel buio
Tauromachia
Sui rivoli della fronte la verità.
Martina andò a Catania.
Incontrò la fortuna camminando lunghe ore sulla spiaggia.
Dopo qualche giorno arrivò suo marito col quale litigò,
avevano due visioni differenti.
Nessuno si tirò indietro.
Nessuno ascoltò.
S’inabissarono nei pensieri.
Si prese una pausa.
Visitò la gioia.
Jules e Jim
“Al tempo stesso, sentiva tutta quella sofferenza come superflua, come un residuo di epoche remote, e gli sembrava che non avesse niente a che fare con l’amore.”
Henri-Pierre Roché
La peste
“Il dottore aprì la finestra e il rumore della città si fece di colpo più forte. Da un’officina poco lontano giungeva lo stridio breve e ripetuto di una sega meccanica. Rieux trasalì. Ecco dov’era la certezza, nel lavoro di tutti i giorni. Il resto era appeso a fili e movimenti insignificanti, su cui era inutile soffermarsi. L’essenziale era fare bene il proprio lavoro.”
Albert Camus
Concatenazioni
Concatenazioni —> concezioni —> confini —> ronzini —> bizze
Studi di filosofia della prassi
«“Prassi” è la parola con la quale il pensiero greco indica in generale, e una volta per tutte nella storia dell’Occidente, l’azione in quanto forza consapevole che conduce le cose nell’essere e nel niente (“le cose” nel senso più ampio di questa espressione: stati “esterni” e “interni”, forme, situazioni, rapporti, processi – ogni non-niente). La “prassi” appartiene all’essenza del nichilismo: è una delle categorie fondamentali secondo cui il nichilismo pensa le cose. È quindi una delle categorie fondamentali dell’errore».
Emanuele Severino
Nathalie Sylvener
“Erano sulla strada per Limoges, lei guidava lentamente e l’aria della sera entrava dal finestrino. Lui le teneva la mano, non pensava a niente e in modo confuso sapeva che quella totale assenza di pensieri si chiamava felicità.”
Françoise Sagan
Le réel et son double
Il mio intimo omaggio al filosofo e scrittore francese Clément Rosset.
Il segreto del Bosco Vecchio
“…lasciò passare adagio il tempo, il tempo meraviglioso che s’ingrandisce d’ora in ora, inghiottendo senza pausa la vita, e accumula con pazienza gli anni, diventando sempre più immenso.”
Dino Buzzati
La struttura originaria
Omaggio ad Emanuele Severino.
Il Vagabondo
“Le ho fatto paura?”, disse un uomo. Era un anziano signore corpulento, con una catena d’oro sul gilet.
Aveva un’aria stupita e insieme dispiaciuta.
(Antonio Tabucchi)
BRUME
Fino al giorno in cui conobbi Madame Huppert non avevo mai sentito parlare di Ikebana.
GLI IMPERITURI DIADEMI DEL DESERTO
Nel dolce
rintocco
della pioggia
trovo gli imperituri
diademi del
deserto.
Con una sola
occhiata colgo
tutta la storia
dove passato
e futuro
si fondono
in un unico
battito.
Sono alla mia
radice adesso,
nel liquido
tamburo
delle gocce.
DIARIO INTIMO #01
oggi ho sperimentato un conflitto intrapsichico nella realtà extrapsichica.
SOGNO EROTICO #01
possederti in perfetto stile pornoalpino.