
Mixed media on A4 paper (21×29 cm)
Alcune parole tratte dall’opera: “Pluralità paradigmatica, caducità, matrici indistinte, corpus policefalo, pulsioni”
Mixed media on A4 paper (21×29 cm)
Alcune parole tratte dall’opera: “Pluralità paradigmatica, caducità, matrici indistinte, corpus policefalo, pulsioni”
“La “coda” è uno dei simboli, una delle designazioni sostitutive più note per il membro maschile; la situazione descritta nella fantasia, un nibbio che apre la bocca del bambino e percuote vigorosamente la coda dentro di essa, corrisponde a un’immagine di fellatio, un atto sessuale in cui il membro viene immesso nella bocca della persona con cui si ha rapporto…
Il compiacimento a prendere in bocca il membro maschile, per succhiarlo, che nella società borghese viene annoverato fra le tante esecrabili perversioni sessuali, compare però molto spesso nelle donne della nostra epoca — e, secondo quanto dimostrano antiche opere d’arte, anche di epoche precedenti — e nello stato di trasporto amoroso pare perdere del tutto il suo carattere repulsivo.”
(Un ricordo d’infanzia di Leonardo da Vinci)
(disegni, tecnica mista su carta, per te.)
il damerino, con mosse molto flirty, si avvicinò al covo, pieno di libido,
col cuore carico abbordava la lady, very playfyull.
“your mum is hot” le disse.
lei si tolse il cappello e lo invitò a ballare.
“dancing”.
erano hot. pieni di fullness, supertrippy, sereni.
serenissimi.
il damerino la fissava , la stregava, zampillava d’amore.
ebbe un raptus.
si buttò fra le sue carni.
fu la fine.
un gelataio li vide contorcersi e dileguarsi.
“quando?”
lo ignoro.
ogni cosa è al suo posto.
disintegrata.