Per te forever karkadè

Questa è la mia nuova nuovissima canzone.
Vi scrivo le lyrics:
Soli io e te
dentro di me
dentro di te
io navigo dentro
fuori da te
fuori di me (x2)
Soli io e te
col karkadè
che coccodè
navigo dentro
fuori da te
che gusto c’è
ti navigo dentro


E vieni a controllare subito io dubito a decupito e
non c’è fretta arrivo (arrivi) subito e dubito a decupito recupero io dubito e recupero
djodjfjz-sjdfovale-jsjdfojdjmen.fajfkfpp nel rito orientale
E vieni a controllare subito e poi dubito e rec.

La Gallina di Ottorino Respighi

la gallina di ottorino respighi - digital abstract art by (b)ananartista sbuff
Ottorino Respighi (/rɛˈspɡi/ reh-SPEE-ghee,[1] also US/rəˈ-/ rə-,[2] Italian: [ottoˈriːno reˈspiːɡi]; 9 July 1879 – 18 April 1936) was an Italian violinist, composer and musicologist.
The violin, sometimes known as a fiddle, is a wooden string instrument in the violin family.
In the context of human society, a family (from Latinfamilia) is a group of people related either by consanguinity (by recognized birth), affinity (by marriage or other relationship), or co-residence (as implied by the etymology of the English word “family”)[citation needed] or some combination of these.[citation needed],
In post-classical history, an affinity was a collective name for the group (retinue) of (usually) men whom a lord gathered around himself in his service;
Lord Byron was an English poetpeer, and politician who became a revolutionary in the Greek War of Independence, and is considered one of the historical leading figures of the Romantic movement of his era.

(Source Wikipedia)

Tronchi spezzati con poesia

tronchi spezzati con poesia: fotografia di (b)ananartista sbuff

Dopo perenni peregrinazioni mi ritrovai avvolto in un manto stellare
incrinato dalle cancrene.
Sotto alle unghie un pullulare di segmenti senza fine.
Scoccarono le campane. Tremò la terra.
Nessuno si accorse di nulla.
Nessuno percepì la fiamma.
L’incendio divampò ovunque.
Rapidamente.
Il treno deragliò. Tremebondo.
In fondo al fosso, esangue e con le viscere strabuzzate:

Siamo legna da ardere.
Siamo catene.

Mi aggrappai al ramo. Vacillante.
Scorze di limone, profumo di primavera mentre il mondo muore.
E alle mie spalle la luce.