
RILUCONO MELME



Non ho mai visto una fotografia così ostinatamente silenziosa, così chiusa in sè, così totalmente incomunicante.
Mi chiedo come mai si sia fatta scattare.

Cercasi
ho deciso.
non sarò mai più me.
nell’infinito della scelta perdersi.
essere null’altro che macchia che si espande.
essere espansione dell’indefinito.
pulsazione della materia oscura.
null’altro che oscura materia
senza atomi.
(senza osmosi).
impossibile sezionarla.
impossibile fissarla negli occhi.
niente occhi solo immota fissità
e perdizione del nulla.
un nulla che brilla nello spazio senza luce,
ora sono un nettare,
ho orecchie e lingua bagnate nella rugiada
del mattino,
e tonfi che mi riverberano nelle ossa.
ma non ho più scheletro,
invertebrato mi muovo
nell’ignoto.