
La mia musica è sangue.

La mia musica è sangue.

La nera pece s’innerva nella clavicola nuda
e riarsa.
Labbra lacerate
sputano insetti.
Spuntano sessi
slombati.
Tracimano
tetri
crani e
crateri.

everything in your life is a habit.

Natante subitaneo bollente ardito suolo.

Estrus detumescence.

mettersi in cammino.
non importa se il sentiero é intralciato dalle sterpaglie.
(mai frenare i flussi).
in modo medianico percorrere tutte le burrasche fino allo scrigno
dorato – e – sublime.
(rococó)

Una massa fluida e mucillaginosa stava invadendo ogni spiazzo.
Una cascata di muco umano si rapprendeva ad ogni ansito.
Eburnei spenti raggi si spegnevano in tetri remoti soliloqui.
L’immoto guscio della vita sibilava nell’eterno grido di un gufo.

con forti lacci
l’oscurità
mi abbraccia.
immobile
percorro
a passi lenti
le polveri
esplosive.

e tu lo saluti? … e che parola a Lui dedicheresti?

mi dedico con rigore alla burocratizzazione universale.

Col mio rabdomante elettronico sto esplorando le sperdute radure della steppa cilena. Col mio tutino splendidamente mi mimetizzo fra sauri e volpi grigie giganti.
Col mio senso dell’orientamento sicuramento ritroverò la bussola smarrita.

mentre il furfante sghignazza ebete, fiacchi miasmi brillano senza intoppo.

cammina sulle acque (del web)

Metto in discussione la cornice.

ti stringo alle mie mani.

morte, erotismo, fecondità.
(cosa aspetti a gustarlo?)

Metodico e pignolo ricostruisco gli orrori del novecento.

ma ignoro di aver scoperto un nuovo continente.
ed ottengo un mare di like.

m’immergo nell’incredibile bellezza di una fogliolina di pero.