L’universo si squagliò in chimeriche caligini.
Aurora sfiorò la pietra ctònia: “Non è chi cerca a trovare, ma il trovare a rivelarsi” sussurrava l’incisione nella sua mente.
La statua tolteca, grigio-umbra e pulsante, oscillava nell’aria.
Un brivido neutro-quantico le scosse la pelle; un odore di muschio iridescente e ferro la avvolse.
Il monile d’oro, semi-ergodico e bifunzionale, vibrava caoticamente tra le sue dita.
Schegge di ricordi, codici in dissoluzione e un cristallo di vetro fuso.