DELIZIOSO POEMA MEGAWOW

Un nitrito lento di
> > > > > > dieci. In fretta, spogli a
> > > > > > piacimento, come una
> > > > > noncurante, li guardi e ti
> > > > > incanti noncurante della loro
> > > > > rinnovata assenza. Hai detto
> > > > > che le scapole volano
> > > > > che talpe ti scavano cunicoli
> > > > > che non volevi essere vista
> > > > così, come se le tue braccia
> > > > fossero
> > > > di nuda terra
> > > > di muta forma
> > > > di aliti caldi e
> > > dieci lamenti. Stanno sotto
> > > i tavoli caldi,
> > > i sapienti,
> > > le strisce salmastre del
> > > trepido pelo sul viso
> > segnato dal tempo
> > che
> > corre sulle narici
> > della strana bestia
> a terra, nuda – la tua
> lussuria, unica
> radiosa
> canna da zucchero
> luccicante
> la tua fronte
> inasprita dal tempo.
> È ora : anche adesso
> Le fronde scuotono
> alberi ritagliati
> in una foglia
> sbattuta sui cigli della
> strada nella tua bocca.
> Taci – ma ovunque dicono
> che è arrivata l’ora più chiara
> nelle tue labbra da zucchero
> e vapore che ci lascia
> sbandare sulle scie da
> lidi lontani e
perduti. Le tue braccia
sono remi, spingono
le tue reni verso
la tua lingua, fai un verso
per me, divertente,
ma piangi
nel grande pozzo
senza capo nè coda
nel mezzo dell’oscurità.

scritto e estrapolato a dodici raggi kabuki da (b)ananartista e Bianca Brecce.

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